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Blessed Mamma Rosa

The Blessed Eurosia Fabris Barban (1866-1932), the fi rst person to be beatifi ed outside Rome during the pontifi cate of Benedict XVI, which event took place in Vicenza on 6th November 2005. The story of the simple, humble life of a woman of the common people, who dedicated herself totally and heroically to her love for her family. She had nine children, of whom three became priests, and also welcomed another three into her family as adopted children.

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Giaculatorie

La recita delle giaculatorie è una pratica tipica della devozione popolare; esse hanno generalmente un contenuto semplice e chiaro, così da essere comprensibili anche ai fedeli illetterati. Molte giaculatorie hanno origine scritturistica e lunga tradizione con radici nel giudaismo come testimoniato anche da documenti ufficiali della Chiesa Cattolica come -per esempio- è riportato in un documento ufficiale del 2002: “Nella primitiva generazione cristiana si possono tuttavia già individuare i segni di una pietà personale, proveniente in primo luogo dalla tradizione giudaica, come il seguire le raccomandazioni e l’esempio di Gesù e di san Paolo circa la preghiera incessante (cf. Lc 18, 1; Rm 12, 12; 1 Ts 5, 17), ricevendo o iniziando ogni cosa con rendimento di grazie (cf. 1 Cor 10, 31; 1 Ts 2, 13; Col 3,17). Il pio israelita cominciava la giornata lodando e ringraziando Dio e proseguiva, con questo spirito, in ogni azione del giorno; in tal modo, ogni momento lieto o triste, dava luogo a un’espressione di lode, supplica, pentimento. I Vangeli e gli altri scritti del Nuovo Testamento contengono invocazioni rivolte a Gesù, ripetute quasi come giaculatorie dai fedeli, fuori dal contesto liturgico e segno di devozione cristologica. C’è da pensare che fosse comune tra i fedeli ripetere espressioni bibliche quali: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me» (Lc 18,38); «Signore, se vuoi, puoi sanarmi» (Mt 8,1); «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno» (Lc 23,42); «Mio Signore e mio Dio» (Gv 20,28); «Signore Gesù, accogli il mio spirito» (At 7,59). Sul modello di questa pietà si svilupperanno innumerevoli preghiere rivolte a Cristo dai fedeli di tutti i tempi. Fino dal secolo II, si osserva che forme ed espressioni della pietà popolare, sia di origine giudaica, sia di matrice greco-romana, sia di altre culture, confluiscono spontaneamente nella Liturgia. È stato rilevato, ad esempio, che nel documento conosciuto come Traditio apostolica non sono infrequenti elementi di matrice popolare.” (Direttorio su pietà popolare e liturgia, 2002, n. 23)

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